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lunedì 12 novembre 2012

Prodotti dell'Alveare: Propoli (a cura di Nonno Carlo)


   PROPOLI

Con il nome di propoli o propolis si indica tutta una serie di sostanze resinose,balsamiche e gommose, di conseguenza vischiosa, raccolte principalmente sui germogli e le cortecce di certi alberi da parte delle api, che le trasportano nell'arnia, dove sono addizionate e modificate per azione delle loro secrezioni salivari ricche di particolari enzimi.
Alle nostre latitudini, le principali piante arboree da cui proviene la propoli sono: abete bianco abete rosso, pino e molte altre conifere, molte specie di pioppo, l'ontano, il salice, l'ippocastano, la betulla , il susino, il frassino, la quercia e l'olmo.
La conoscenza della propoli da parte dell'uomo non è antichissima come il miele, risale tuttavia a millenni prima della nostra era, perché conosciuta ed utilizzata molto verosimilmente dai sacerdoti dell'antico Egitto ed in modo certo un po' più tardi dai Greci, cui risale la sua attuale denominazione etimologica, infatti, propoli deriva dal greco “pro”, che significa “davanti a”, e “polis” che significa “città” o “comunità” ,nome certamente legato al fatto che era stato osservato e rinvenuto all'ingresso degli alveari e quindi davanti alla comunità.
La composizione della propoli varia moltissimo secondo la fonte vegetale visitata dalle api, tuttavia presenta qualitativamente numerose sostanze che ritroviamo in modo costante ed anche relativamente continuo,confermate da analisi cromatografiche effettuate su numerosi campioni.
La propoli è principalmente costituita da: resine e balsami (55%), cera (25-35%), oli essenziali e volatili (10%), polline (5%), materiali organici e minerali vari(5%).
I pollini nella propoli sono presenti per cause accidentali, allo stesso modo in cui si trovano in ogni parte dell'alveare.
Sono stati frazionati ed identificati numerosissimi costituenti (e la ricerca continua),ricordiamo: acido benzoico, acido caffeico, acido cinnamico, acido ferulico,galangina, isovanillina, pectolinarigenina, pinobanksina, pinocembrina, tectocrisina, vanillina (che conferisce alla propoli un vago profumo di vaniglia), molti composti del gruppo dei flavonoidi (i flavonoidi svolgono un ruolo sull'attività di molte funzioni fisiologiche: un'azione diretta sui capillari sanguigni, un potenziamento dell'attività della vitamina C nella diminuzione dell'infiammazione), oligoelementi quali: bario,calcio, cromo,cobalto, rame, ferro, manganese, nichel, silicio, stagno, stronzio, titanio, vanadio, e zinco.
Come già lasciato intendere,esistono differenti propoli per numerosi fattori, tra i quali il più importante è sicuramente l'origine botanica; da ciò consegue che ciascuna propoli presa singolarmente può avere proprietà terapeutiche specifiche. Le proprietà più conosciute le più soventi riscontrate: proprietà antibiotiche importanti ed estese a molti ceppi batterici; proprietà anestetiche molto potenti e superiori alla cocaina della quale non ha gli inconvenienti sul piano degli effetti secondari; proprietà cicatrizzanti notevoli per rigenerazione e stimolazione tissutale; alle quali si devono aggiungere ancora proprietà antinfiammatorie non trascurabili ed una benefica influenza su taluni meccanismi immunologici che consentono un rafforzamento dell'organismo contro le aggressioni in generale.
Per la conservazione della propoli non sono necessarie particolari cure in quanto basta che sia contenuta in recipienti opachi alla luce, ben sigillati e tenuti lontano da fonti di calore. La conservazione per lunghi periodi non diminuisce né il titolo dei suoi componenti chimici, né la sua attività antibatterica.

Indicazioni terapeutiche

Nella persona sana: La propoli sarà assunta per via interna,solamente per aumentare le resistenze naturali dell'organismo e rinforzarlo nella lotta contro le aggressioni in genere.
Nella persona ammalata:
Apparato respiratorio:nelle affezioni otorinolaringoiatriche, è questa una delle sfere d'azione specifiche della propoli, tanto per le forme acute che croniche, particolarmente nelle angine, faringiti, rinofaringiti, laringiti, riniti, sinusiti otiti.
Nelle affezioni broncopolmonari in genere, particolarmente nella tubercolosi per la quale la propoli rappresenta un eccellente complemento terapeutico.
Apparato digerente:nel cavo orale, la propoli è un ottimo presidio per l'igiene dentaria generale,alitosi, gengiviti, glossiti, stomatiti, ulcerose, afte, dolori ed infezioni dentarie, (ascessi in particolare), conseguenze da estrazioni, parodontiti, candidosi buccali,
Gastroenterologia:nelle gastriti, in certe ulcere gastroduodenali,nelle coliti diverse.
Apparato genitourinario: nelle infezioni e infiammazioni in genere a livello dell'apparato urinario (essenzialmente rene e vescica) e genitale (particolarmente prostata nell'uomo e tricomoniasi vaginale nella donna ).
Dermatologia:nelle couperose, contusioni, ferite, geloni, screpolature; per il trattamento delle ustioni, anche quelle da sole,ascessi, foruncoli, suppurazioni diverse, acne,nelle ulcere varicose, cicatrizzazioni lente e difficili, verruche e cicatrici cheloidi, eczemi,psoriasi e nelle micosi.
L'assenza di formali controindicazioni e d'incompatibilità, l'estrema rarità d'incidenti o d'effetti collaterali, fanno della propoli,tenuto conto delle sue proprietà, del suo campo d'applicazione e della sua efficacia un potente presidio terapeutico alla portata di tutti


Girandola di Salute! Nonno Carlo


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