Come
mai il primo appuntamento quasi sempre vede protagonista un ristorante romantico?
Spesso la scelta del ristorante fa la differenza. Ma perché? Atmosfera a parte
il cibo ha un forte impatto sessuale su mente e corpo, è infatti un
tranquillante naturale, produce endorfine, quindi ci calma e ci distende. Va da
sé che non mangiando ci sentiamo nervosi e siamo più suscettibili, quindi meno
disposti verso l’altro , sicuramente meno propensi a lasciarci andare, cala
quindi il desiderio e le energie si riducono drasticamente. Cibo e sesso sono
un binomio molto forte, la loro relazione si perde nella notte dei tempi fa
parte della letteratura e del cinema, ma cosa succede quando il cibo diventa il
protagonista assoluto della nostra vita tanto da dover parlare di patologia?
Proviamo a scoprirlo insieme.
La
società odierna impone un modello femminile di magrezza estrema ed
obbligatoria, come se fosse l’unica maniera per essere attraente e soprattutto
desiderabile. L’immagine che viene rimandata dai mass media è quella di una
donna ossuta, poco morbida, priva di forme. L’idea che richiamano le modelle
che riempiono le riviste di moda è inevitabilmente di persone mal nutrite,
spesso con espressioni tristi.
Parlando
di DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE restringiamo il campo solo a due patologie:
anoressia e bulimia, due manifestazioni estreme di un rapporto errato con il
cibo. Da una parte il rifiuto totale fino alla denutrizione e
all’autosoppressione, dall’altra l’estrema difficoltà a controllarsi, il
bisogno di abbuffarsi di qualsiasi cosa, salvo poi vomitare tutto per il
terrore di ingrassare. In entrambe le situazioni ciò che il soggetto nega a sé stesso
è il piacere del proprio corpo. Il paragone anoressia/bulimia versus
frigidità/ninfomania viene da sé.
Il
legame tra sessualità e alimentazione è stretto. Alla nascita le due attività
sono fuse nell’atto della nutrizione, nell’allattamento; l’essere nutriti e
l’essere amati si confondono in un’emozione unica. Tuttavia, anche durante la
vita adulta la sessualità e l’alimentazione tradiscono la loro origine comune.
Non sorprende, quindi, che nella patologia alimentare i problemi relativi alla
sfera sessuale siano presenti, anche se con differenti modalità espressive. Per
il soggetto bulimico l’attacco di fame ha un valore altamente simbolico:
riempire un vuoto e placare l’ansia che altrimenti diverrebbe ingestibile. In
età adulta il soggetto potrebbe presentare una sessualità frenetica e
compulsiva, simile ad un attacco di fame. Nelle forme di anoressia conclamata,
quindi le più gravi, la sfera della sessualità e dell’affettività intesa come
relazione è totalmente ignorata. Alcune pazienti si dimostrano indifferenti a
tale area, altre ne parlano in via del tutto
teorica, in modo distaccato, come se si trattasse di cose altrui. Altre
ancora lavorano di fantasia, idealizzando amori impossibili e lontani o con
persone sconosciute. E’ raro che nelle forme gravi le pazienti riferiscano di
bisogni sessuali.
Il
cibo e la fame nervosa ed emotiva, sono metafore di emozioni complesse e
profonde, sono manifestazioni di
esperienze eccessive di un corpo fragile e di una psiche sofferente e compromessa.
Un percorso di psicoterapia diventa indispensabile per lenire le sofferenze
dell’anima e per restituire alle persone che ne soffrono una buona qualità di
vita.
Mangiare
non è solo una necessità fisiologica, ma appaga i sensi e quindi porta piacere.
Cibo e sesso sono parenti stretti, hanno molto in comune servono a
socializzare, rappresentano piaceri intensi e sono….. “a portata di mano”. La
libido che ci governa può essere considerata un nutrimento al pari del cibo che
ingeriamo; pensiamo al detto “Ti mangerei di baci”. Chi assapora e gusta il
cibo evidenzia la stessa passione nel sesso, gode e si lascia avvolgere da
tutte le sensazioni corporee senza censurare le emozioni che ne derivano. Un
proverbio antico recita “Senza Bacco (vino) e Cenere (cibo), si raffredda
Venere (l’amore)”.
Vi
lascio con una ricetta simpatica il FRULLATO ENERGIZZANTE: in un bicchiere di
latte frullate insieme un cucchiaio abbondante di germe di grano, una banana
media e un po’ di miele di acacia. Da assumere un paio di ore prima
dell’attività in questione.
N.B.
Il presente articolo ha un valore informativo ed educativo e non prescrittivo,
pertanto le informazioni non sostituiscono il parere del vostro medico curante.
Per info ed approfondimenti rivolgersi a Dott.ssa Ingrid Luciana Manara psicoterapeuta familiare e di coppia consulente in sessuologia clinica E-mail:
ingrman@libero.it
Giarandola d'armonia! Ingrid Luciana Manara
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